PARIGI – "L'industria automobilistica non ha sbagliato: noi abbiamo fatto semplicemente il nostro lavoro. Sono le banche che non hanno fatto il loro". Si è espresso così Christian Streiff, amministratore delegato di Psa Peugeot Citroen, in un'intervista rilasciata oggi al quotidiano Le Monde. "Se il sistema bancario avesse funzionato meglio, anche solo di poco – ha aggiunto -, non avremmo chiesto niente allo Stato".
Le dichiarazione di Streiff, alla guida del principale gruppo automobilistico francese, arrivano all'indomani del varo da parte di Nicolas Sarkozy di un pacchetto di crediti a tasso agevolato pari a 7,8 miliardi di euro per il settore dell'auto. Tre di questi andranno proprio a Psa, che sta attraversando un periodo difficilissimo. Streiff lo ha confermato in un'altra intervista, rilasciata questa mattina alla radio Rtl, dove ha ammesso che "le vendite del gruppo agli inizi del 2009 hanno registrato un calo su base annua di oltre il 20%". E le previsioni per il futuro immediato non sono migliori. Secondo Streiff il 2009 verrà archiviato con una flessione del 20% "e il 2010 resterà un anno difficile". "Il problema è che i mercati brasiliano, cinese e russo sono fermi esattamente come quello europeo".
Alla fine del 2008 Psa Peugeot Citroen ha annunciato un piano per il taglio di 3.500 esuberi, ma solo sulla base del volontariato.